ALLE DELEGATE, AI DELEGATI, AI GRUPPI DIRIGENTI DELLA FIM CISL DI FROSINONE

Marzo 15, 2020
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Fare la delegata e/o il delegato della Fim Cisl non è mai stato facile.
Rappresentare un’Organizzazione che ha sempre rifiutato il populismo e la demagogia, a favore della verità e del pragmatismo, a volte ci ha esposti a critiche e strumentalizzazioni ma, alla fine, ci ha sempre consegnato l’apprezzamento e il riconoscimento delle persone che si sono sentite condotte, da noi, in un porto sicuro anche quando la tempesta sembrava rendere il mare impraticabile.
Ho sempre pensato che rappresentare le proprie colleghe e i propri colleghi, i propri compagni di lavoro, sia non soltanto un onere e un onore ma anche un atto di grande amore: dedicare tempo e fatiche, condividere gioie e lacrime, impegnarsi per migliorare le condizioni e il futuro dei propri compagni di lavoro, contribuire a costruire un Paese più giusto e più eguale, credo sia un grande privilegio.
Sò benissimo che questi sono giorni molto duri per tutti voi e questa è una fase inedita per tutti: è forse la prima volta che ci sembra di non avere delle risposte alle domande che sono sempre più numerose e incalzanti.
Ci sentiamo presi da sconforto e viviamo un sentimento di impotenza e inadeguatezza.
Sappiate che non è così!
Per noi è fonte di sicurezza sapere che le fabbriche metalmeccaniche della provincia di Frosinone sono presidiate da Voi, delegate e delegati che stanno raccogliendo la rabbia delle persone trasformandola in risposte solidali, utili a trovare le migliori soluzioni a tutela della salute e del lavoro.
Inutile nasconderlo, la situazione è sempre più̀ complicata, al momento in peggioramento costante.
La chiusura totale delle imprese può avvenire solo tramite un decreto del Governo, non è nelle nostre disponibilità: tuttavia possiamo fare la nostra parte!
È per questo che abbiamo deciso di attivarci in tutti i luoghi di lavoro, con il vostro prezioso contributo,  per  pretendere il rispetto delle misure sanitarie e per ottenere la sospensione dell’attività̀ lavorativa o, dove questo non sia praticabile, un significativo rallentamento della produzione, e quindi una riduzione della presenza di lavoratrici e lavoratori, fino al persistere della situazione di emergenza, utilizzando gli ammortizzatori sociali o gli strumenti previsti dal contratto nazionale.
Andiamo avanti!
Domani presenterò formale richiesta al Prefetto, all’Ispettorato del Lavoro e alle Associazioni Datoriali per chiedere il rispetto integrale delle norme previste nel DPCM 11 MARZO 2020 e del DAL PROTOCOLLO CONDIVISO DI REGOLAMENTAZIONE PER IL CONTENIMENTO DELLA DIFFUSIONE DEL COVID 19, ma soprattutto richiederà di monitorare tutte quelle situazioni al limite, la stragrande maggioranza delle quali non sindacalizzate, al fine di intervenire per la loro regolarizzazione e/o chiusura, con l’unico scopo di preservare e garantire la salute e la sicurezza dei lavoratori e dei cittadini della nostra provincia.
Scusateci se in questa fase vi sentite stanchi, frustrati, nervosi e impotenti.
Scusateci se in questo momento anche la presenza fisica, tra noi e voi, si è dovuta allentare per cause di forza maggiore.
Grazie perché, ancora una volta, vi state occupando degli altri.
Grazie perché, ancora una volta, non state lasciando nessuno da solo.
Questa inedita crisi dovrà essere l’occasione per rigenerare i rapporti tra le persone e per riscoprire la solidarietà, fatta di responsabilità civica, passione civile e impegno etico.
Una crisi che dovrà rimettere al centro delle azioni di ognuno di noi “l’altro”, ricordandoci che ogni nostra scelta ha delle ripercussioni sulle altre persone.
È questo senso di responsabilità che ha dato vita al Sindacato, che lo ha sempre animato e che, oggi, ci consentirà di rilanciare il Paese, ripartendo dai luoghi di lavoro, correndo sulle vostre solide gambe mosse da un cuore generoso.
Frosinone, 15 marzo 2020                                                                                                                             Il Segretario Generale