Nessuno si sottragga alle responsabilità del suo ruolo!

Giugno 3, 2020
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Analisi dei dati sul Covid 19 Fase 2: Occorrono misure straordinarie per contenere la Crisi del Metalmeccanico

Nessuno si sottragga alle responsabilità del suo ruolo!

 

L’analisi dei dati, appena terminata, sulle richieste di CIGO per COVID pervenute e che riguardano il solo comparto metalmeccanico ciociaro, fotografa una provincia fortemente impattata dal lockdown i cui effetti ad oggi sono difficilmente prevedibili.

10060 lavoratori di 432 Aziende dislocate in 47 Comuni della nostra provincia sono stati collocati in CIGO nel periodo Marzo – Maggio 2020, dati al lordo delle domande di FIS e FSBA, ovvero degli ammortizzatori attivabili per il settore artigiano e della piccola impresa.

81% delle richieste è pervenuto da imprese con dimensione compresa tra 1 e 15 dipendenti, il 17% da azienda tra 16 e 100 dipendenti ed il 2% da aziende con più di 100 dipendenti, ma il 43% del totale dei lavoratori collocati in cassa lavora in quel 2% di aziende e FCA da sola cuba il 35% del totale delle richieste. (Grafici in Allegato)

Ma l’utilizzo di ammortizzatori sociali ha contenuto parzialmente quella che è la crisi più importante degli ultimi 25 anni, sia in termini di impatto, sia in termini di riflessi in ambito di economico globale.

L’arresto della domanda, la stagnazione dei consumi, l’incertezza dei tempi di una possibile ripresa, che recenti analisi stimano a fine 2021, induce necessariamente a ripensare il sistema paese nell’interezza della filiera produttiva alla luce dei dati analizzati.

Il Governo per gestire la seconda fase del Covid ha costruito ulteriori strumenti sociali a sostegno delle imprese che ancora oggi non sono in grado di riprendere le produzioni per mancanza di commesse, per il congelamento della domanda, o per perdita di asset che allo stato attuale non hanno visione concreta in termini di tempo sulla loro effettiva ripresa (turismo, trasporti, autovetture, aerospazio, ecc.)

Strumenti quali linee di credito agevolate per le imprese e ulteriori 9 settimane di CIGO per COVID, ma quanto messo in campo rischia di non essere sufficiente a contenere i problemi ed il fenomeno.

E’ allarme rosso tra per le piccole – medie imprese del settore metalmeccanico, è la denuncia della FIM-CISL di Frosinone che, attraverso le parole del segretario generale Fabio Bernardini, esprime profonda preoccupazione: ”Dalla metà di giugno si andrà verso la scadenza del secondo step di CIGO per covid-19, ammortizzatore sociale  a cui hanno potuto  accedere tutte le aziende anche al disotto dei 15 dipendenti per far fronte alla crisi, il secondo step di successive 4 settimane partirà dal 1 settembre, nel periodo che va tra i due blocchi di CIG tutte le aziende non avranno alcuna copertura e dovranno far fronte con le proprie forze alla devastazione della crisi”.

ltre alla problematica precedentemente esposta, il segretario Bernardini sottolinea anche la gravissima situazione che riguarda tutte quelle realtà e tutte quelle categorie aziendali che normalmente hanno accesso ad ammortizzatori non CIGO attraverso fondi specifici: ”In provincia di Frosinone ci sono molte aziende metalmeccaniche appartenenti alla categoria artigiani, la quale ha un proprio fondo, denominato FSBA (fondo di solidarietà bilaterale artigiani) che, in caso di necessità, eroga sostegno al reddito ai lavoratori di quelle aziende. Nel caso del FSBA, a differenza della normativa sulla CIGO, le aziende non sono obbligate a versare mensilmente al fondo la quota prevista per ogni dipendente e per tale ragione non hanno potuto accedere ad alcun ammortizzatore sociale neanche in Deroga. Per permettere l’erogazione del sostegno al reddito il fondo chiede alle aziende artigiane che non sono in regola, di regolarizzare la propria posizione dal 01 Gennaio 2020 e a tale richiesta molte aziende hanno risposto di non avere la possibilità di coprire tale importo.

Il segretario della FIM sottolinea come possa diventare esplosiva questa situazione se non si interviene in maniera tempestiva: ”Ulteriore problema creato dal decreto Cura Italia è il divieto ad aprire procedure di mobilità L.223 fino al 17 agosto 2020, questo genera un fenomeno di ulteriore stagnazione del mercato in relazione al fatto  che molte aziende che dovranno aprire, cause di forza maggiore, ovvero la mancanza di carico produttivo,  procedure di CIGS o di CDS (Contratti di Solidarietà) non potranno utilizzare lo strumento della mobilità volontaria ed incentivata per accompagnare i lavoratori, che ne hanno i requisiti, in pensione anticipata e contemporaneamente alleggerire l’organico in forza.”.

Secondo Fabio Bernardini  il primo passo da fare per cercare di tamponare la situazione potrebbe essere quello di anticipare il secondo step di CIG alla metà di giugno: “Le problematiche esposte precedentemente non le vive solo la provincia di Frosinone, purtroppo è comune a tutti i territori italiani, per arrivare almeno al 17 di agosto lo stato deve trovare il sistema di anticipare il secondo step di CIG per covid-19, in questo modo di sicuro non si risolve il problema ma almeno si ha più tempo per intervenire”.

Il segretario della FIM-CISL di Frosinone infine rivolge un accurato appello alle istituzioni: ”Mai come in questo momento contingente e straordinario è necessario che i principali attori della politica della provincia di Frosinone, le associazioni datoriali unitamente alle parti sociali costituiscano un “vero” tavolo d’emergenza a sostegno di queste problematiche. Non c’è tempo da perdere, non ci sono alibi da costruire, non ci sono divisioni politiche o ideologiche che devono ostacolare un necessario ed imprescindibile momento di sintesi finalizzato alla realizzazione concreta di progetti mirati e specifici atti a sostenere le nostre imprese ed i lavoratori che vi operano. Occorre mettere a fattor comune le singole competenze e le singole specificità per cercare di arginare una crisi che potrebbe dare il colpo di grazia al tessuto industriale della nostra provincia. Nessuno si sottragga alle responsabilità del suo ruolo o si assumerà le conseguenze di quanto accadrà nel nostro territorio nei mesi a venire.